giovedì 17 dicembre 2015

NONO, IL PIONIERE DEL MULTIMEDIA IN TEATRO




 Luigi Nono (Venezia1924-Venezia1990), è stato un compositore italiano, un vero pioniere della commistione tra voce naturale, suoni e voci registrati e suono elettronico, nutrendo costantemente il suo lavoro di artista con una ampia  riflessione e produzione teorica, fatta di scritti, corrispondenze letterarie, interventi a convegni, nonché di numerose drammaturgie testuali per i suoi lavori musicali. 

In particolare si analizza qui  una composizione del 1964, 
LA FABBRICA ILLUMINATA, la prima in cui Nono ha unito voce, suono naturale registrato e suoni di sintesi, e che, pur non essendo un'opera specifica di teatro musicale,  rappresenta tuttavia un punto fondamentale da cui si dipana la sua ricerca sul dinamismo spaziale musicale e sonoro.  
Si tratta di una breve composizione per voce e nastro magnetico a quattro piste su testi di Giuliano Scabia e un frammento di Due poesie a T. di Cesare Pavese.
Per la musica su nastro Nono ha utilizzato quattro tipi di materiale:
- i rumori registrati all’Italsider ( parole e rumori)  
- una selezione delle registrazioni del coro della RAI di Milano diretto da Giulio Bertola
- la voce solista dal vivo e registrata della mezzosoprano Carla Henius, e ("cantate, mormorate, gridate, dette..." scrive lo stesso Nono)
- materiale elettronico

Come scrive lo stesso Nono  «Nello studio di Fonologia di Milano ho intrapreso diversi esperimenti sulla parola con il microfono, in diversi ambienti, con effetti di eco. L'esecuzione ideale è unicamente in uno spazio , con quattro gruppi di altoparlanti- corrispondenti alle 4 piste - disposti in modo da creare 4 fonti sonore distinte e non simmetriche,e la solista dal vivo: essa si sovrappone , come all'inizio, al coro, oppure come nella parte centrale, a sé stessa registrata su nastro in modo da moltiplicarsi in diverse espressioni simultanee. ( purtroppo la radiotrasmissione comprime tutto in un'unica fonte)». 
  
L'opera, commissionata  dalla Rai a Luigi Nono e Giuliano Scabia come secondo episodio di Un Diario italiano progetto musicale politico che comprendeva una prima azione scenica composta da Nono,  Intolleranza'60 (1961) fu composta da Nono nel 1964 (registrata presso lo Studio di Fonologia della RAI di Milano) per il concerto inaugurale del premio Italia, e dedicata agli operai della Italsider di Genova-Cornigliano.  Ma La Fabbrica illuminata  non andò in scena in quell'occasione poiché fu censurata dalla stessa Rai in quanto fortemente politicizzata e offensiva verso il Governo di allora ed ebbe la sua prima rappresentazione  solo successivamente,   a Venezia,  il 15 settembre 1964, in occasione del  XXVII Festival internazionale di musica contemporanea – La Biennale (interprete la mezzosoprano Carla Henius e Nono alla regia del suono).

La breve composizione, che dura circa 17 minuti, si articola in quattro episodi nei quali è stato utilizzato materiale acustico differenziato: 
  • Coro iniziale, con interpolazioni della voce solista dal vivo
  • Nastro solo, solo il nastro magnetico con rumori della fabbrica e voci di operai
  • Giro del letto, , dove la voce dal vivo della mezzosoprano Carla Henius  dialoga con il materiale elettronico e la sua stessa voce registrata, destrutturata e portata ad un alto grado di elaborazione. 
  • Tutta le città e Finale nell'ultima parte ancora la voce dal vivo contro voce e corto registrati, poi l'opera si conclude con un episodio monodico. 

(fonti: La genesi de La fabbrica illuminata, in: Luigi Nono, La fabbrica illuminataedizione critica a cura di Luca Cossettini, Ricordi ©, Milano, 2010, pp. VI-VII).










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