martedì 14 novembre 2023

ARKADI ZAIDES E I CONFINI DELL'EUROPA

Talos, concepito da Arkadi Zaides, artista multisciplinare e coreografo nato a Belarus, cresciuto in Israele e attualmente residente in Francia,  è un lavoro estremamente attuale che affronta il tema della resistenza alla migrazione e della difesa dei confini in Europa. 

Nel sito dell’artista si legge la domanda che lui stesso si è posto nel fare quest'opera duplice, che è sia un progetto concluso che una performance in divenire:  "What kind of choreography arises in the proximity of borders? Which strategies of restriction define movement? This work sets out to explore a dynamic system of action and reaction, limitation and transgression, stasis and mobility". 

TALOS, è l’acronimo di Transportable Autonomous Patrol for Land bOrder Surveillance, https://cordis.europa.eu/project/id/218081 progetto collaborativo europeo sviluppato tra il 2008 e il 2013, che ha coinvolto 14 istituzioni tra Università, Compagnie e aziende coinvolte nella comunicazione, nell’elaborazione di software e nello sviluppo di sistemi aerei di sorveglianza.  Il sistema sviluppato nell'ambito del progetto TALOS voleva essere più versatile, efficiente, flessibile ed economico di quelli a terra e umani attualmente esistenti. Il sistema completo si avvaleva infatti di veicoli senza pilota sia aerei che terrestri, supervisionati da un centro di comando e controllo, ma nel progetto TALOS l'accento era posto sull'applicazione degli UGV, (Unmanned Ground Vehicle), un robot a controllo remoto), sulla comunicazione e sulla capacità di comando e controllo.Il progetto prevedeva quindi la realizzazione del robot mobile TALOS, progettato per controllare e prevenire l’attraversamento illegale dei confini d’Europa. 

TALOS è anche il nome di un personaggio mitologico dell’antica Grecia, un gigantesco automa di bronzo, descritto da Apollonio Rodio nel III secolo A.C. nel IV libro delle sue Argonautiche, incaricato dal re Minosse di sorvegliare l'isola di Creta, mettendo in fuga i nemici che tentavano di sbarcarvi. Ogni giorno faceva il giro dell'isola armato e pronto a scagliare enormi pietre, buttarsi nel fuoco e schiantarsi sui suoi nemici stritolandoli e bruciandoli. Si può assimilare TALOS a FRONTEX, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, fondata nel 2004 per assistere gli Stati membri dell’UE e i paesi associati Schengen nella protezione delle frontiere esterne dello spazio di libera circolazione dell’UE? Il robot, un mini carro armato piuttosto piccolo e buffo, a differenza del gigante suo ononimo mitologico, non disponeva di armi letali, ma solo di una voce che intimava di allontanarsi, e fu smontato nel 2014. 

Durante l'omonima performance-conferenza Talos, che Arkadi Zaides inizia dopo che il progetto si è estinto,  l’artista mette insieme diversi documenti che lo riguardano ma anche non, rielaborando e reinterpretando le finalità e i modi intrapresi dagli europei per difendere i confini, mediante interviste con esperti, clip di YouTube e mitologia.

Quali riflessioni offre questa performance?  La nascita del concetto di Europa? Il rapporto tra passato e presente? Tema del reenactement del mito? Difesa dei confini? Atto di pre-figurazione del futuro? Non una previsione certa, ma un tentativo di dare forma al futuro.“As such, a re-enactment is always also a pre-enactment. It pre-forms or pre-figures something that was already (potentially) present in the past and that can be actualised in the present in order to condition possible futures.” Questa è la tesi, molto interessante da discutere, sul rapporto tra passato, presente e futuro, sostenuta da Jonas Rutgeerts e Nienke Scholtz sul magazine Forum online. (6/2018).

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